Dopo un’inaspettata cavalcata che ha interessato gran parte del 2019, VIP.com, uno dei principali player del marcato e-commerce cinese, è stato costretto ad un arresto altrettanto brusco a causa del COVID-19. Sebbene l’e-commerce sia già stato riconfermato principale driver per la crescita cinese di questi ultimi mesi, anche i big del settore, Alibaba in primis, hanno ammesso nei loro report di fine marzo un tasso di crescita inferiore rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente.
A prima vista tutto regolare insomma, eppure, visti i trascorsi di Vipshop.com ed il ritardo nell’implementare alcune importanti, se non ormai obbligatorie, “funzionalità” alla piattaforma, il quadro sembra in procinto di assumere tinte, forse, un po’ troppo cupe per il marketplace di Guangzhou.
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Sbaglio di strategia business?
VIP.com è il più famoso outlet e-commerce della Cina, specializzato fin dalla sua fondazione nel 2008 in saldi ed offerte, soprattutto per il fashion. Con una vastissima pletora di brand al suo interno, sia nazionali che internazionali, era riuscito a conquistarsi uno spazio sul podio dell’e-commerce cinese nel 2017. Nonostante questi risultati, la piattaforma era per certi aspetti rimasta un po’ indietro rispetto ai competitors. Stando a quanto afferma CBNData (in cinese), piuttosto che continuare a concentrarsi su di un unico tipo di prodotto potenziando la strategia dei prezzi al ribasso, VIP.com scelse di ampliare le proprie categorie.
Questo cambiamento di rotta, seppur pensato per espandere il business, sembrerebbe aver trascurato proprio la parte di scontistica per cui la piattaforma era famosa. Il risultato? Un vistoso rallentamento del tasso di crescita degli utenti attivi sulla piattaforma, quasi completamente fermo nel 2018 e tutt’ora discendente, con oltre 100.000 utenti in meno nel primo quarto del 2020 rispetto all’anno precedente.
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VIP.com promette che il core business non cambierà
Un problema per il futuro di VIP.com? Niente affatto, rassicura il CEO della piattaforma. VIP.com non aumenterà i prezzi né diminuirà sconti od offerte, ma continuerà a mettere il cliente al centro del suo modello di business nonostante la ripresa per il settore moda sia più graduale di altre categorie prodotto. È lecito pensare che i brand a cui VIP.com si rivolge abbiano interesse a liberare i magazzini il più rapidamente possibile, andando ad influire quindi sui costi della piattaforma.
Tuttavia il marketplace di Guangzhou promette che non ci saranno variazioni nei prezzi dei prodotti offerti sulle proprie vetrine anche grazie ad una serie di provvedimenti operativi che sta attuando per snellire i costi operativi di questa prima fase di ripresa. Vero è che, se il numero di utenti che acquistano sulla piattaforma continuasse a diminuire, diventerebbe molto difficile recuperare il gap creatosi con i competitors, che molto stanno facendo per “trattenere” il proprio bacino di utenza, e che non molleranno l’osso facilmente.