40 milioni sono gli utenti attivi mensili (MAU) che l’ultimissima app della scuderia Alibaba ha totalizzato a giugno dell’anno scorso, ad appena tre mesi dal debutto “ufficiale” nell’universo e-commerce cinese. Si tratta di Taobao Special Edition (淘宝特价版), il cui coniglio bianco dallo sguardo sornione ha già fatto breccia nel cuore dei consumatori cinesi.
Source: Taobao Special Edition App
Quali le caratteristiche del suo successo?
Modello C2M e supporto alle PMI per ridurre al minimo lo “stress da supply chain”, e consentire ai piccoli imprenditori cinesi di valore di ampliare il proprio mercato ed essere più competitivi (The Economic Observer, in cinese).
Cosa significa C2M?
Niente di nuovo per il mercato cinese. Il modello C2M (Customer to Manufacturer) è ampiamente utilizzato in Cina già dal 2015, e consente di creare un filo diretto tra consumatore e produttore. Una piattaforma e-commerce fa da intermediario tra i due attori, aggregando i dati di acquisto dei primi e ridistribuendoli, in pillole, ai secondi, in modo da renderne più efficienti i processi produttivi.
Gestione dei dati condivisi
Da notare inoltre che, parlando di dati, questi non sono mai troppo specifici, poiché un eccessivo livello di customizzazione e personalizzazione dei prodotti sarebbe difficilmente gestibile da parte di una piccola realtà, vista la stazza del mercato cinese. Ciò che viene condiviso, invece, sono dati di mercato generici, pensati per dare ai produttori una direzione generale su cui poter orientare il proprio output. Questi ultimi possono poi scegliere di gestire i diversi processi di vendita B2C internamente, oppure darli in outsourcing alla piattaforma ospite nel caso non dispongano delle sufficienti risorse interne. L’obiettivo per queste piattaforme è quello di rendere disponibili ai propri utenti prezzi di vendita estremamente competitivi, per via di una supply chain molto più snella rispetto a quella tradizionale, senza però danneggiare gli interessi dei piccoli produttori.
Il successo di Taobao Special Edition
Attenzione però a non cadere nel classico paradigma “basso prezzo, bassa qualità”. Parte del successo raccolto dalla app lo scorso anno è, infatti, dovuto all’ingresso nel sistema da parte di imprese manifatturiere cinesi che generalmente si rivolgono ai mercati stranieri.
A causa dell’incertezza dovuta all’epidemia di COVID-19, molte di quelle realtà che prima si dedicavano esclusivamente all’attività di contractors per brand ed aziende estere, e che quindi fatturavano principalmente all’esterno del mercato cinese, avendo difficoltà a raggiungere i propri clienti abituali, hanno deciso di orientare la propria offerta verso il consumatore cinese, trovando in Taobao Special Edition la perfetta piattaforma per la propria trasformazione strategica.
Per il consumatore cinese, infatti, un prodotto sviluppato e realizzato per l’esportazione ha un valore superiore rispetto alle controparti pensate per servire la domanda interna al paese. A queste particolari condizioni si è aggiunta la decisione da parte di Alibaba di collegare la nuova piattaforma al proprio e-commerce B2B principale, 1688, già “casa” di moltissimi di questi contractors.
Tutto questo ha consentito a moltissime di queste piccole realtà di prendere parte, per la prima volta, al Single’s Day dello scorso anno. Il risultato? L’app Taobao Special Edition è schizzata in prima posizione per numero di download ed è diventata in breve tempo la quarta piattaforma e-commerce più grande di tutta la Cina.
La sfida dei competitor
Con Taobao Special Edition, Alibaba è riuscito ancora una volta a trasformare uno svantaggio in un vantaggio, aiutando sia le PMI cinesi che i consumatori, sposando contemporaneamente queste decisioni con la propria strategia di lungo periodo. Parte delle funzionalità della nuova app, così come il target di utenti per cui è stata pensata, rispondono al bisogno del colosso di Hangzhou di far fronte alla concorrenza rappresentata da Pinduoduo, la più famosa (fino ad ora) piattaforma di group buying cinese. Con il lancio di Taobao Special Edition, insomma, Alibaba vuole acquisire ancora più consensi su tutto il territorio cinese, in particolar modo nelle città più piccole di terza e quarta fascia, e a giudicare dai risultati sta andando alla grande.
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