La piattaforma e-commerce Pinduoduo ha da poco annunciato una nuova partnership strategica con GOME, vecchia guardia del settore dell’elettronica di consumo cinese. Sebbene non più performante come in passato, il retailer GOME, insieme al suo storico rivale Suning, ha fatto scuola in materia di prodotti di elettronica di consumo durante gli anni 2000, educando migliaia di consumatori cinesi verso questa specifica categoria, facendo da apripista a player più recenti, come JD.com e Alibaba.
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1. Pinduoduo offre sul piatto i quasi 600 milioni di utenti
In cosa consistono gli accordi siglati tra le due imprese? Secondo Caixin, per GOME significa una nuova iniezione di capitale di circa 200 milioni di dollari in forma di obbligazioni convertibili, oltre che un biglietto di ingresso per l’audience di Pinduoduo, composta da circa 585 milioni di utenti. Pinduoduo invece potrà listare tutti i brand, nazionali ed internazionali, presenti all’interno di GOME, ad un prezzo più competitivo.
Ma lo scopo della partnership non finisce qui: entrambi i player infatti attiveranno una cooperazione molto più profonda a livello di supply chain, logistica, tecnologia e servizi post-vendita, per consentire alla fitta rete di distribuzione offline di GOME di sfruttare i vantaggi del New Retail, migliorando così l’esperienza di vendita lato utente. Si tratta dunque di una alleanza strategica orizzontale, volta ad un “rinnovamento” di GOME sul piano digitale.
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2. Pinduoduo mira alla leadership di Tmall
Secondo un’intervista rilasciata da David Liu, VP of Strategy presso Pinduoduo, l’accordo consentirà alla piattaforma di rafforzare la sua posizione nel settore dell’elettronica di consumo. Ma allo stesso tempo conferma Pinduoduo come uno dei promotori del modello C2M (Consumer-to-Manufacturer), che punta a snellire e migliorare i processi produttivi sfruttando la tecnologia e i big data per mettere in contatto produttori e consumatori.
In questo tipo di rapporto si percepisce chiaramente il tentativo di replicare alle sfide lanciate dalla concorrenza, tra cui la app C2M “Taobao Special Offer”, da poco lanciata dal rivale Alibaba. Proprio quest’ultimo attore, che ormai da tempo sta adocchiando le cosiddette “lower-tier cities” cinesi (città con una minore densità di popolazione rispetto alle più note Pechino, Shanghai e simili), che da sempre costituiscono il mercato di riferimento di Pinduoduo.
Del resto, la risposta del gigante di Hangzhou alla tattica del competitor non ha tardato molto ad arrivare, sotto forma di un investimento da 4,6 miliardi di dollari in Suning, rivale di GOME meglio posizionato nel mercato cinese. Questa serie di investimenti darà il via ad una serie di collaborazioni che potrebbero dare molto filo da torcere a Pinduoduo sul suo stesso terreno.
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