La Cina è il secondo mercato al mondo dei cosmetici, con un fatturato totale di 25 miliardi di euro all’anno. La crisi sanitaria da Covid-19 non ha soltanto rinforzato l’adozione di misure sanitarie, ma ha addirittura aumentato il già elevato consumo di prodotti di bellezza.
Oggi l’80% dei consumatori cinesi è più attento alla salute. La clean beauty industry sta beneficiando di questo trend. Soprattutto per quanto riguarda i cosmetici, il 90% dei cinesi preferisce acquistare prodotti di bellezza clean.
Ma cos’è la clean beauty? La clean beauty (in cinese 纯净美学 chúnjìng měixué) non ha una definizione ufficiale, ma si riferisce comunemente a quei prodotti di bellezza che non includono ingredienti che potrebbero essere dannosi per la salute dell’individuo o per l’ambiente, come parabeni, coloranti artificiali e fragranze sintetiche. Le parole d’ordine associate ai prodotti clean solitamente sono cruelty-free, natural, vegan, green, bio, sustainable.
Chi sono i consumatori di prodotti di clean beauty in Cina e cosa cercano?
I consumatori cinesi sono sempre più interessati ai brand di clean beauty, in particolare tra quelli appartenenti ai Millennials e alla Generazione Z.
Secondo uno studio di Mintel (in cinese) sul mercato della bellezza, la sicurezza e l’efficacia dei prodotti, due sono i sales drivers. Il 77% dei soggetti ritiene che i prodotti sani o clean siano più sicuri di quelli ordinari, e oltre il 60% ritiene che siano più efficaci.
I millennial hanno un’elevata apertura agli standard di bellezza internazionali e un’elevata sensibilità agli ingredienti biologici e ai benefici naturali che apportano. I GenZers, nonostante la loro giovane età, hanno un forte potere d’acquisto, apprezzano e preferiscono gli ingredienti naturali e ecologici per la cura della pelle (2020 CBNData, in cinese).
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Il clean beauty in Cina costituisce ancora un mercato di nicchia. I brand di prodotti di bellezza “clean” si distinguono solitamente dagli altri brand di cosmetici per l’utilizzo di componenti non dannosi per l’individuo e l’ambiente. Tuttavia, in un sondaggio di Forrester, solo il 17% dei consumatori cinesi ritiene che i diritti e la protezione degli animali influenzino maggiormente la loro decisione di acquisto. Inoltre, i consumatori non sembrano avere pieno accesso alle informazioni sui loro prodotti: il 42% dei soggetti della Generazione Z ritiene di non ottenere abbastanza informazioni sugli ingredienti dei prodotti di clean beauty.
Molti brand internazionali di clean beauty hanno fatto fatica ad entrare nel mercato in Cina per motivi come i test richiesti condotti sugli animali, la penuria di domanda di prodotti clean e la concorrenza dei brand locali.
Con la rimozione dell’obbligo di test sugli animali per i prodotti cosmetici importati “non speciali” introdotta quest’anno dalla Cina, i brand internazionali possono adesso entrare nel paese senza violare le politiche cruelty-free e rispondere alla crescente domanda di prodotti clean da parte dei giovani consumatori cinesi.
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